Rockefeller, Nobel e Rothschild

15/12/08

15/12/08


Culla dell'era del petrolio fu la Pennsylvania, a cavallo del 1860. Il primo concorrente del petrolio americano fu il greggio russo di Baku che raggiunse, attorno al 1890, i quattro quinti della produzione statunitense, senza con ciò riuscire a dare allo sviluppo russo un ritmo americano.

Tre grandi nomi dominavano allora il settore petrolifero: Rockefeller in America, Nobel e Rothschild in Russia. Nel 1890, il primo, con la Standard Oil, controllava i sette decimi del mercato, e i "russi" i restanti tre decimi. Il primo tentativo di creare un cartello mondiale, subito abortito, fu compiuto nel 1895 tra Standard Oil e i Nobel che si spartirono il mercato globale nella proporzione di 75-25. Negli anni Novanta emerse il terzo polo petrolifero, nelle Indie olandesi, con l'inglese Shell nel Borneo e l'olandese Royal Dutch Company a Sumatra; le due società si unirono nel 1907 in un gruppo a maggioranza (60 per cento) olandese.

Solo attorno alla vigilia della Prima Guerra Mondiale cominciò a delinearsi, come quarto polo, il Golfo Persico. Il ciclo petrolifero del Golfo iniziava mezzo secolo dopo quello americano. Mentre il baricentro della potenza finanziaria e militare si spostava dal Vecchio al Nuovo Mondo, il baricentro petrolifero iniziava lentamente il cammino inverso. La risultante dei due movimenti non poteva essere indolore, anche se gli Stati Uniti conservarono l'assoluto primato produttivo nel petrolio e la piena autosufficienza petrolifera per altri quattro decenni.