Il Primo Maggio nell'Ottocento - Parte II

27/04/12

27/04/12


1861 - 1880

Australia
Nel 1873 Tasmania ed Australia del Sud adottano la giornata di otto ore.

Francia
Nel 1871 La Comune di Parigi, prima Rivoluzione proletaria sul pianeta, vara delle misure a favore della classe dei lavoratori tra le quali la soppressione del lavoro notturno dei panettieri e l'abolizione delle multe ai lavoratori. L'operaio ungherese Leo Frankel, membro della Comune, il 12 maggio chiede l'introduzione delle otto ore di lavoro. È del 1871 anche l'elaborazione di quello che diventerà l'inno del proletariato mondiale: L'Internationale, scritta dal comunardo Eugène Edine Pottier (1816-1887) e musicata nel 1888 dal belga Pierre Chretien De Geyter (1848-1932).
Cinque anni più tardi al primo congresso operaio dopo l'esperienza comunarda, passa la risoluzione per le otto ore, ma solo per le donne.
Nel 1880 a Parigi il congresso del Partito Operaio Francese propone otto ore per tutti e sei ore per i giovani. Il programma economico viene elaborato con il contributo di Mark, Engels, Lafargue e Guesde.

Germania
Nel 1867 esce il primo libro del Capitale di Marx, dopo molti anni di lavoro, in cui vengono dedicate numerose pagine alla questione della giornata lavorativa.
I minatori della Ruhr entrano in sciopero nel 1872 chiedendo a gran voce le otto ore.
Cinque anni più tardi i socialisti presentano un disegno di legge sulla giornata lavorativa di dieci ore.
Dal 1878 cominciano le repressioni verso i rivoluzionari ed i socialisti che si battevano per la riduzione dell'orario di lavoro.

Gran Bretagna
La fondazione dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori, nota come Prima Internazionale, è del 28 settembre del 1864 a Londra. La stesura dello statuto fu opera di Karl Marx.
Tre anni dopo il parlamento inglese promulga due leggi per limitare lo sfruttamento nelle fabbriche: il Factory Acts Extension Act ed il Workshop Regulation Act (quest'ultimo rimase disapplicato).
Nasce una lega per le nove ore nel 1871 ed il sindacato dei meccanici (Amalgamated Society of Engineers) riesce ad imporre questa giornata, difendendone la conquista anche negli anni successivi.

Italia
A Milano nel 1872 scoppia un grande sciopero nelle industrie per la riduzione dell'orario di lavoro a dieci ore d'estate ed otto in inverno. Vi partecipano anche muratori, tessili, tintori, ferrovieri e conciatori.

Stati Uniti d'America
Numerose le iniziative scoppiate sul suolo statunitense alla fine della Guerra Civile: in testa alle rivendicazioni c'era l'operaio meccanico Ira Steward (1831-1883). Il Congresso operaio generale di Baltimora reclama una legge che imponga le otto ore in tutti gli Stati dell'Unione, mentre numerose leghe per le otto ore nascono in tutto il Paese.
Il sindacato Noble and Holy Order of the Knights of Labor viene fondato alla fine del 1869 a Philadelphia: può parteciparvi ogni lavoratore indipendentemente dal mestiere, dalla qualifica, dall'etnia. Sette anni più tardi questa organizzazione marcerà in testa alla battaglia per le otto ore.
Nel 1871 per le vie di New York sfila una grande manifestazione che chiede otto ore per lavorare, otto per dormire ed otto per educarsi.


Il Massachussets fissa il limite di dieci ore lavorative per donne e ragazzi nel 1874.
Il primo grande conflitto industriale scoppia nel 1877 ed i ferrovieri scioperano contro l'abbassamento dei salari ed a favore delle otto ore. La lotta viene soffocata dalla federazione con legge marziale.
L'anno dopo viene fondato da Sorge, Weydemeyer, Mac Donnel e Douai l'International Labor Union, sindacato che si prefigge l'obiettivo di unire tutta la massa del proletariato.

Svizzera
A Ginevra il I° Congresso dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori afferma che la lotta per la riduzione dell'orario della giornata lavorativa è alla base dell'emancipazione del proletariato, e rivendica un limite legale di otto ore.
Undici anni più tardi viene emanata una legge che introduce le undici ore nelle fabbriche.


1881 - 1900

Argentina
Gli operai tedeschi emigrati in Argentina durante le persecuzioni di von Bismarck organizzano il Primo Maggio tramite il Circolo socialista germanico Vorwärts. Questa manifestazione del 1890 è la scintilla che causerà la nascita del movimento operaio argentino.
Dieci anni dopo un grande sciopero dei minatori austriaci costringe il governo a produrre un disegno di legge che porti le ore complessive della giornata lavorativa a nove, compreso il tempo di discesa e risalita dalle miniere.

Austria
L'8 marzo 1885 una legge stabilisce la giornata lavorativa di undici ore per tutti gli operai.
Nel 1890 scoppia uno sciopero nel bacino carbonifero di Ostrau che si estende fino a Vienna perché agli operai sono stati sequestrati i fondi raccolti per la manifestazione del Primo Maggio. Il corteo di Vienna sfila in silenzio.
La stessa città, cinque anni più tardi, è sede di un'imponente manifestazione sulle otto ore ed il suffragio universale.

Belgio
Al Congresso della Seconda Internazionale dell'agosto 1891 si decide di istituire il Primo Maggio come giornata mondiale dei "lavoratori di tutti i Paesi, in cui i lavoratori devono manifestare la comunanza delle loro rivendicazioni e della loro solidarietà".

Francia
Paul Lafargue e Jules Guesde scrivono dal carcere, nel 1883, l'opuscolo sulle otto ore Le programme du parti ouvrier.
Il Congresso del Partito Operaio Francese discute sulla necessità di una legislazione internazionale del lavoro. Nello stesso anno, il 1884, vengono legalizzati i sindacati professionali.
Passano due anni ed a Parigi si tiene una Conferenza operaia internazionale in cui si ribadisce la necessità delle otto ore.
A Bordeaux nel 1888 si riunisce il Congresso della Federazione nazionale dei sindacati in cui di decidono di organizzare manifestazioni simultanee nel Paese di rivendicazione sulle otto ore. Inoltre ci si prepara a scegliere dei delegati che portino al governo le richieste del proletariato. Riduzione dell'orario di lavoro, abolizione del subappalto e fissazione del salario minimo sono le tre condizioni cardinali del lavoro.
Nel centenario della Rivoluzione borghese del 1789, a Parigi si tengono due congressi internazionali socialisti: il primo, ad indirizzo in prevalenza marxista, dà il via alla Seconda Internazionale e proclama per l'anno successivo una giornata mondiale del Primo Maggio.
Due anni dopo, a Fourmies, la polizia spara su donne e bambini provocando dieci morti, mentre Paul Lafargue viene condannato ad un anno di carcere per il suo appello in favore del Primo Maggio.
Nel novembre del 1892 una legge riduce a dieci ore la giornata lavorativa per i minori di 16 anni.
Il 22 maggio 1894, Jules Guesde presenta alla Camera dei deputati un progetto di legge sulle otto ore.

Germania
Il 1883 è il primo anno di una serie in cui muovono i passi della legislazione del lavoro: dalle assicurazioni contro le malattie a quelle contro gli infortuni, dalle leggi sull'invalidità e sulla vecchiaia a quella sul limite di ore di lavoro delle donne.
I minatori della Ruhr entrano in massa in sciopero il 3 maggio 1889 e la socialdemocrazia cavalca le rivendicazioni degli scioperanti: giornata lavorativa di otto ore ed aumenti salariali.
L'imperatore Guglielmo II, con il supporto del papa Leone XIII, suggerisce una conferenza internazionale, tenutasi a Berlino, per migliorare "la sorte dei lavoratori". La socialdemocrazia propone la giornata di otto ore, da raggiungere in una serie di anni. Ad Amburgo comincia la cosiddetta "battaglia di maggio", che dura fino a settembre, tra gli imprenditori con i licenziamenti e la serrate da una parte, e dall'altra i lavoratori con i loro scioperi e le casse di resistenza.
Un altro sciopero imponente viene organizzato l'anno successivo, sempre ad Amburgo. Dal 27 aprile al 5 maggio ventimila minatori della Ruhr scioperano per le otto ore e gli aumenti salariali, col governo che tenta di soffocare le agitazioni affidandosi all'esercito.

Gran Bretagna
Salario minimo indipendente dal profitto degli industriali e giornata lavorativa di otto ore sono le parole d'ordine lanciate dai dirigenti sindacali inglesi che, per la prima volta, si aprono al movimento internazionale.
Nel 1887 una conferenza di minatori reclama la giornata lavorativa di otto ore.
La lotta tra la vecchia guardia dirigente sindacale e quella nuova comincia col Congresso di Dundee delle Trade Unions, in cui la mozione per la giornata di otto ore viene respinta in quanto gran parte dei delegati socialisti e del sindacato Gasworkers' Union sono assenti perché impegnati ad appoggiare lo sciopero dei portuali londinesi.
A luglio del 1890 viene fondata la Legal Eight Hours and International Labour League. Al Congresso annuale delle Trade Unions passa la mozione bocciata l'anno precedente sulle otto ore, nonostante la dura opposizione dei dirigenti dei vecchi sindacati.
Grande comizio nel 1892 ad Hyde Park con la presenza di Engels e di esponenti operai di vari Paesi, essendo una manifestazione a carattere internazionalista. Anche gli operai cotonieri del Lancashire si battono per le otto ore, indebolendo una volta per tutte quel fronte operaio che si opponeva a questa rivendicazione, e per questo ben visto dalla borghesia.
Scontri a Londra il Primo Maggio 1897, organizzato dagli operai meccanici dell'Amalgamated Society of Engineers.

Italia
Viene varata una legge che vieta l'impiego dei fanciulli minori di anni nove nelle fabbriche. Antonio Labriola è l'organizzatore della giornata del Primo Maggio 1890.
L'anno seguente, a Milano, viene data un'impostazione rivoluzionaria al Primo Maggio da parte del Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario. La polizia carica i manifestanti in tutta Italia, da Roma a Firenze, da Milano a Ravenna: in questa provincia, il municipio di Cervia si associa allo sciopero.
Vista l'ascesa del movimento operaio ed alla diffusione del marxismo, il Vaticano produce l'enciclica Rerum novarum, in cui esprime la sua dottrina in merito alla questione operaia e azzarda la "sua" festa del lavoro per il 15 maggio 1892, ma fallisce.
La primavera del 1892 vede la nascita dei Fasci Siciliani dei lavoratori, di ispirazione socialista.
L'anno successivo il movimento viene represso con durezza: 60 morti, centinaia di feriti, scioglimento dei Fasci imposto dallo Stato, arresti e condanne. Il Primo Maggio il capo del governo, Giovanni Giolitti, scioglie il consiglio comunale di Imola che aveva aderito allo sciopero ed incitato la popolazione: due anni prima lo stesso Giolitti, quando era ancora un deputato, si era espresso a favore della solidarietà internazionale di alcuni operai scesi in sciopero.
Il 1895 è l'anno in cui cominciano a formarsi le "Leghe del lavoro" dei cattolici. La prima parola d'ordine è avere libere le ultime ore di lavoro del sabato per andare a fare compere.
Per 210 giorni del 1897 i tessitori di undici fabbriche della provincia di Vercelli scioperano chiedendo la riduzione della giornata lavorativa.
Il Primo Maggio 1898 è l'epicentro dei cosiddetti "moti per il pane": polizia e carabinieri uccidono 5 persone a Molfetta, 6 nel ravennate, due a Piacenza, uno a Firenze, 5 a Sesto Fiorentino durante le manifestazioni. A Pavia, quattro giorni dopo, uccidono il figlio del sindaco di Milano. Il 6 maggio, durante la repressione da parte dell'esercito nei moti di Milano, rimangono uccisi due manifestanti. Il giorno dopo si alza la protesta di 37 mila operai; viene proclamato lo stato d'assedio, arrestate 800 persone ed i morti continuano a cadere per le strade. Il generale del Regio Esercito, Fiorenzo Bava Beccaris, massacra 90 manifestanti.

Martinica (colonia francese delle Antille)
Il Primo Maggio 1900 vengono uccisi 17 manifestanti.

Polonia
Lo sciopero del 1891 viene represso nel sangue dalla polizia.
Un anno dopo l'Unione degli operai polacchi promuove il primo sciopero generale in tutto l'impero russo.

Russia
Lo zarismo, spaventato dai numerosi scioperi del 1882 in Pietroburgo, vara una legge che limita il lavoro infantile nelle fabbriche ed istituisce l'ispettorato del lavoro industriale.
Nel 1885 scoppia una rivolta di migliaia di operai che costringe lo zar a promulgare un'altra legge sul lavoro di donne e fanciulli, mentre il lavoro notturno viene abolito.
Nel 1887 viene emanata una legge che limita la giornata ad undici ore.
I rivoluzionari russi deportati in Siberia si rammaricano per la mancata partecipazione degli operai russi al Primo Maggio 1890.
Il Primo Maggio 1892 i cosacchi sparano uccidendo 46 manifestanti; la borghesia provvede a licenziare numerosi operai che volantinavano illegalmente a favore delle otto ore e lo zar provvede agli arresti.
Nel 1895, a Ekaterinoslav, il primo circolo socialdemocratico di fabbrica organizza una celebrazione clandestina del Primo Maggio: tutti i suoi membri verranno arrestati e deportati pochi mesi dopo.
Lenin nel 1897 scrive il proclama dell'"Unione di lotta" agli operai di Pietroburgo. L'ondata di scioperi dell'anno prima aveva costretto lo zarismo a ridurre gli orari di lavoro, ma gli industriali avevano disatteso questa legge.
Nel 1899 Lenin elabora il progetto di programma del partito operaio in cui le otto ore e la tutela del lavoro notturno e dei ragazzi sono poste nel primo punto delle rivendicazioni pratiche.
L'anno successivo, a Char'kov, un grande sciopero generale riempie le vie e le piazze con le sue bandiere rosse ed i volantini sulla libertà politica e sulla giornata lavorativa di otto ore.

Spagna
Nel 1881 gli operai dei laterizi di Barcellona conquistano aumenti salariali e la giornata lavorativa di otto ore e mezza.
Due anni più tardi scatta uno sciopero generale poco fuori Barcellona che dura circa cinquanta giorni e chiede le dieci ore di lavoro.
Nel 1886 scioperano 8 mila muratori per rivendicare le otto ore.
Il Congresso operaio del 1888 fonda la Union General de Trabajadores nel cui programma si legge la rivendicazione delle otto ore, il salario minimo garantito e la parità salariale tra i sessi.
A Barcellona nel 1890 un corteo consegna una petizione per le otto ore. A Madrid migliaia di lavoratori sfilano in silenzio come a Vienna. A Bilbao cinque lavoratori vengono licenziati per aver organizzato la manifestazione del Primo Maggio, così si alza la protesta operaia ed i minatori scendono in piazza. Il governatore dichiara lo stato di emergenza, ma lo sciopero si allarga fino a quando non viene stipulato il Pacto de Loma, in cui il proletariato conquista l'accordo per undici ore di lavoro d'estate e dieci in inverno.
Nel 1891 viene organizzato uno sciopero generale per le otto ore.
Dopo 100 giorni di sciopero, nel 1900 i tagliapietre di Madrid ottengono la giornata di otto ore.

Stati Uniti d'America
A maggio del 1882 viene proposto il Labor Day, ossia un giorno all'anno da dedicare a tutti i lavoratori. È un precedente del Primo Maggio ed il fautore è la Central Labor Union di New York. La data viene fissata nel primo lunedì di settembre.
Un anno dopo Albert Parsons ed August Spies danno vita alla International Working PeoplÈs Association.
È il 1884 quando la Federation of Trade and Labor Unions (diventata in seguito l'American Federation of Labor) decide di promuovere, a partire da Chicago il Primo Maggio 1886, un movimento volto alla conquista della giornata lavorativa di otto ore.
Il 1886 è l'anno degli scioperi, della "grande sollevazione": l'esteso e folto movimento terminerà con il Primo Maggio di Chicago, dopodiché si congelerà per due anni.
Il primo anno dell'ultimo decennio del secolo lo Stato del Nebraska decreta otto ore di lavoro per tutti gli adulti.
A New Orleans, nel 1892, viene usata la legge marziale per interrompere uno sciopero generale.
Due anni più tardi viene organizzata una marcia per la fame da un ricco fattore: all'idea di veder Washington invasa dai disoccupati, viene accelerato il varo della legge sulle otto ore ed il salario minimo.
Il sindacato International Association of Machinists' stringe un accordo col padronato National Metal Trades Associations per giungere entro un anno all'orario settimanale di 54 ore.

Svizzera
Il Congresso della Seconda Internazionale, tenutosi a Zurigo nel 1893, riconferma il Primo Maggio come data di lotta internazionale.