Otto Warburg e la "cura" del cancro

27/12/12

27/12/12


È vero che è stata scoperta la causa del cancro e che le multinazionali alimentari e del farmaco hanno sempre tenuto nascosta la notizia? C'è stato realmente, molti anni fa, un Premio Nobel che ha trovato la "cura" del cancro?

1931. Friedrich Bergius e Carl Bosch, i padrini della benzina sintetica del Reich, ricevono il Premio Nobel per la chimica. Quello per la pace va agli statunitensi Jane Addams e Nicholas Murray Butler, quello per la letteratura all'appena defunto poeta svedese Erik Axel Karlfeldt. Il Premio Nobel per la medicina venne conferito a un altro tedesco, il fisiologo Otto Heinrich Warburg, direttore del Kaiser Wilhelm Institute (l'attuale Max Planck Institute), molto amico di Albert Einstein, e appartenente ad una importante famiglia di ebrei tedeschi.

2012. Grazie a Facebook vengo a conoscenza di un articolo a firma Edoardo Capuano sul sito ECplanet che parla proprio di Otto Warburg ed è intitolato "La causa primaria del Cancro fu scoperta nel 1931 da uno scienziato premio nobel": un titolo sensazionalistico che non lascia certo ombra di dubbio. Pare un titolo di Affari Italiani. ECplanet, tuttavia, cita come fonte PM Beauty Line, che cita come fonte Ehretismo, un sito fruttariano se non ho capito male. La firma, qui, è di Luca Speranza che afferma di tradurre da Rodrigo Campedelli, vegetariano animalista brasiliano e sedicente giornalista, autore dell'articolo su Sovranità Popolare (freeze page).


Il sito web in questione è uno dei tanti che raccolgono un'infinità di bufale, e tanto basterebbe per chiudere la pagina e farci su una risata. Ma la rivoluzionaria curiosità ci insegna ad andare a fondo alle questioni, almeno quanto basta per fare un po' di luce in questo marasma del web e dell'uomo-boccalone. Anche Valdo Vaccaro, vegetariano animalista dai consigli pericolosi come questo:

(Clicca per ingrandire)

riporta l'articolo (freeze page) definendolo addirittura "UN DOCUMENTO FORMIDABILE, COMPATTO ED EFFICACE" (sic).

Anzitutto va detto che Warburg non vinse il Premio Nobel per aver scoperto la causa primaria del cancro, ma in relazione ai sui studi sulla respirazione cellulare (finanziati da due società, tra cui la Rockefeller Foundation): il titolo del suo discorso al Nobel, infatti, è "The oxygen-transferring ferment of respiration" e non c'è una sola parola associabile al cancro (anche se, a onor del vero, questa scoperta è la base di molte altre fatte in campo oncologico).

Il fisiologo tedesco scoprì poi che le cellule tumorali utilizzano la scissione degli zuccheri (glicolisi) e la derivante fermentazione lattica per produrre rapidamente grandi quantità di energia senza consumare alcuna molecola di ossigeno, a differenza delle cellule sane. Stiamo parlando del famoso "effetto Warburg", scientificamente assodato.

Negli articoli-bufala su Warburg ci sono tre errori di fondo: l'ignoranza sulla diversa natura dei tumori (ambientale, virale, batterica, genetica) e quindi sul loro comportamento diseguale; le citazioni di sedicenti esperti, come il falso medico Robert O. Young che non sa, ad esempio, che il limone è acido anziché alcalino, ma si definisce "consulente nutrizionista" ed è uno dei ciarlatani stile Tullio Simoncini.

Il terzo errore, più pericoloso per la salute, è quello di promuovere una dieta totalmente alcalina. La spiegazione ce la ricorda il dottor Salvo Di Grazia nel suo articolo "Dieta alcalina: alla base della bufala", a cui rimando per una maggiore comprensione dell'argomento:

Esistono almeno tre motivi per i quali nutrirsi di alimenti "alcalini" non serve a nulla in termini di salute:

1) Un alimento alcalino, subito dopo l'ingestione, viene a contatto con i succhi gastrici presenti nello stomaco che, come tanti sanno, sono fortemente acidi. Questo "incontro" neutralizza l'alcalinità dell'alimento che al momento di venire assimilato è praticamente neutro (o addirittura acidificato).

2) Anche se esistesse un alimento che riuscisse a mantenere la sua basicità dopo il passaggio dallo stomaco, fino a riuscire a far variare il pH del sangue, si metterebbero in moto tutti i meccanismi spiegati prima che rimedierebbero come abbiamo visto, riportando immediatamente il pH ai valori consueti.

3) Anche se esistesse (ma non esiste) un alimento commestibile che dopo aver sorpassato indenne l'acidità gastrica e non aver scatenato i meccanismi di regolazione del pH, riesca a rendere "basico" il nostro sangue, basterebbero pochi minuti di questa condizione per andare in alcalosi metabolica. Se esistesse questo tipo di alimento, sarebbe un veleno e mangiarlo significherebbe morire, altro che salute.

Il pH non è altro che una scala di misura dell'acidità o basicità (chiamata anche alcalinità) di un elemento. I suoi valori, misurati con semplici cartine al tornasole o tramite pH-metro, sono compresi tra lo 0 e il 14, dove il 7 rappresenta condizioni di neutralità; tra il 7 e lo 0 si ha acidità crescente; tra il 7 e il 14 si ha alcalinità crescente.

Il sangue umano, così come i liquidi interstiziali, solitamente presenta pH di circa 7.4. Dal momento che lievi variazioni di questo valore possono essere letali, il nostro organismo si autoregola in continuazione, mantenendo quindi costante l'equilibrio acido-base, in tre modi:

  • i polmoni eliminano l'anidride carbonica (CO2), che altrimenti formerebbe acido carbonico (H2CO3) grazie alla reazione con l'acqua (H2O + CO2 -> H2CO3)
  • l'emoglobina (proteina del sangue responsabile del trasporto dell'ossigeno ai tessuti corporei) funge da tampone, combinandosi con gli ioni idrogeno (H+) per formare il debole acido emoglobinico (HHb) e abbassando così la concentrazione di ioni idrogeno
  • i reni si liberano di ioni idrogeno producendo ioni bicarbonato (HCO3-) che liberano nel sangue, e ioni fosfato (H2PO4-) che, invece, espellono con l'urina

Capite bene che l'assunzione di soli alimenti alcalini (cioè basici), potrebbe essere inutile nel migliore dei casi, ma se destabilizzasse il processo di regolazione acido-base del nostro organismo, lo renderebbe più faticoso in termini energetici, nonché mortale.

Infine, il consiglio di questi so-tutto-io-e-tu-fai-parte-del-complotto, è quello di non fare chemioterapia, né cibarsi assolutamente di prodotti di origine animale perché causano il cancro. A questo proposito vorrei poter fare qualche domanda a Linda Louise Eastman (moglie di Paul McCartney), vegetariana animalista per almeno il suo ultimo quarto di secolo, ma è morta nel 1998. Di cancro al seno.

La prima riga di questi articoli-bufala scopiazzati, recita: "Una notizia che ha dell’incredibile [...]". Già, incredibile. È, infatti, una bufala a cui non è consentito credere, per non recare offesa ai malati di cancro, alla scienza e all'intelligenza umana.

Si ringraziano Salvo Di Grazia, medico chirurgo, e Giuliano Parpaglioni, biologo, per il supporto tecnico.

Approfondimenti