Le Iene portano... pene

17/05/14

17/05/14


Tutti noi conosciamo l’opera di denuncia e di informazione fatta dal programma negli anni passati, grazie a cui è diventato famoso e grazie a cui si è costruita la sua credibilità. Tuttavia il timone degli autori ha virato dalla parte diametralmente opposta nei servizi dedicati alla salute e questo lo riteniamo estremamente grave.

Troppa disinformazione e allarmismo vengono usati nel trattare un argomento estremamente delicato e importante.

Dopo il caso del "veleno di scorpione omeopatico" che avrebbe curato il cancro, dopo il caso Stamina, definita da Le Iene come cura miracolosa per le malattie neurodegenerative, hanno deciso (purtroppo) di dedicarsi di nuovo alla salute e alla scienza.

Il ciclo di puntate Alimentazione e Cancro condotto dalla Iena Matteo Viviani affronta l'argomento in modo scorretto e superficiale, creando un vero e proprio allarmismo negli spettatori che non hanno un'infarinatura scientifica di base per comprendere che si tratta della solita ricerca di audience. Conta solo il sensazionalismo della notizia; la sicurezza, la serenità e la salute degli ascoltatori passano in secondo piano.

Il servizio di mercoledì 7 maggio 2014 intitolato Alimentazione, tumore e altre malattie spacciava il libro The China Study come straordinaria rivelazione della cura per il cancro. Si mostra un elenco di malattie che verrebbero curate attraverso un cambio di alimentazione. E queste malattie includono il cancro. Il messaggio che passa è: “a questo punto, perché devo fare la chemio, che comporta dolore, quando posso guarire semplicemente mangiando vegetale?”. Purtroppo per tutti, dal punto di vista scientifico tutto ciò non vale di più di un romanzo rosa. La pecca (grave per chi vuole fare giornalismo) è stata di non cercare e analizzare i giudizi critici. Eccone un esempio...



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